Macchine intonacatrici: come si produce l’intonaco

Macchine intonacatrici: come si produce l’intonaco 30 Giugno 2018
Per ogni lavoro di costruzione e ristrutturazione, l’intonaco è fondamentale e le macchine intonacatrici servono proprio a dargli vita. Ecco a cosa serve
L’intonaco è lo strato più esterno delle murature, una sorta di “pelle” che le riveste e che ha un ruolo protettivo contro gli agenti atmosferici, ma anche estetico. 
È una malta composta da una parte legante, detta indurente, che ha all’interno sabbia di dimensione granulometrica con diametro massimo non superiore ai 2 millimetri. Per modificarne le caratteristiche, negli intonaci più moderni sono aggiunti anche altre sostanze come cellulosa, plastici, fumo di silice e amido. Vediamo insieme come si produce e soprattutto a cosa serve l’intonaco. 

I diversi tipi di intonaco a seconda del legante

Non esiste un solo tipo di intonaco, ma diversi che si distinguono a seconda dei leganti usati per produrlo. Ecco quali sono:
  • Intonaco a base di calce: la calce idraulica, anche detta forte o cemento idraulico naturale, che ha come particolarità quella di indurirsi anche a contatto con l’acqua, è l’unico legante di questo tipo di intonaco che può essere quindi usato per costruzioni adiacenti all’acqua. 
  • Intonaco in calce-cemento: ha un legante costituito da una miscela prevalentemente di calce aerea e cemento Portland. La calce aerea è definita “grassa” perché assorbe molta acqua e si espande. Questo intonaco si può usare vicino a corsi d’acqua solo se ci sono leganti che diminuiscono l’assorbimento. 
  • Intonaco di cemento-calce: il legante è una miscela di calce idratata e cemento Portland, con prevalenza di quest’ultimo.
  • Intonaco a base di gesso: il legante è composto solo di gesso.
  • Intonaco a base di argilla: il legante è composto solo da argilla. 

Gli strati dell’intonaco

L’intonaco, ocorpo d’intonaco più correttamente, è un rivestimento formato da più strati che hanno funzioni diverse. Solitamente sono tre e formano uno spessore che va da 1,5 centimetri fino a 10. 
Gli strati sono:
  • Rinzaffo: il rinzaffo è il primo strato dell’intonaco, a stretto contatto con la muratura. Il suo compito è quello di essere un ponte d’adesione tra le mura e il corpo d’intonaco e viene applicato in maniera non uniforme per almeno il 60-80% della superficie. Le sue zone ruvide serviranno da aggrappante agli strati successivi. 
  • Arriccio: è il secondo strato ed è lo scheletro dell’intonaco. Viene applicato con uno spessore di 1,5 o 2 centimetri uniformando la superficie della muratura eliminando i difetti. 
  • Intonachino o intonaco civile: è l’ultimo strato che protegge l’intonaco e, allo stesso tempo, gli dona un aspetto gradevole. Ha uno spessore di meno di 3 millimetri e rende la superficie uniforme e liscia. 

Come si produce l’intonaco: le macchine intonacatrici

Prima di pitturare le mura di qualsiasi edificio, quindi, è fondamentale creare un intonaco che rende lisce le mura e le protegge. Per farlo, sono indispensabili le macchine intonacatrici, disponibili anche in noleggio da Officine Giuliano
Le macchine intonacatrici sono ad azionamento elettronico e con motore ad aria compressa. Ha una vasca che contiene materiali asciutti e premiscelati impastati con acqua che poi vengono spruzzati sulla parete ad alta pressione.
Le intonacatrici vengono usate soprattutto dalle imprese edili che devono fare questi lavori con precisione e velocità.

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