Rischio vibrazioni in cantiere: cosa è e come prevenirlo

Rischio vibrazioni in cantiere: cosa è e come prevenirlo 30 Giugno 2020

Tra i numerosi rischi a cui sono soggetti gli operai di un cantiere, ce n’è uno che viene spesso sottovalutato ed ignorato è quello correlato alle vibrazioni. Durante l’utilizzo, i macchinari trasmettono delle vibrazioni al corpo dell’operai e queste possono comportare seri danni fisici a lungo andare. Scopriamo insieme quali sono

Vibrazioni in cantiere: quali sono i rischi

Le vibrazioni trasmesse al corpo umano mettono a rischio la salute degli operai, soprattutto se l’esposizione ad esse risulta prolungata. Le sollecitazioni possono causare disturbi che rendono difficoltoso lo svolgimento non solo della lavorazione stessa ma anche di qualsiasi tipo di attività quotidiana. Il rischio vibrazioni si suddividono in due categorie basate sull’area di esposizione:

  • Vibrazioni al sistema mano-braccia: questo tipo di sollecitazioni riguardano gli operai addetti all’utilizzo di attrezzi vibranti, come i martelli demolitori. Una valutazione errata del rischio può provocare disturbi circolatori e neurologici, oltre che comportare danni osteoarticolari agli arti superiori;
  • Vibrazioni sull’intero corpo: questa tipologia si applica al personale addetto all’utilizzo di macchine, come gli escavatori. Le vibrazioni sull’intero corpo incidono negativamente sulla colonna vertebrale e possono essere causa di lombosciatalgie, lombalgie ed ernie discali. A queste si può aggiungere anche l’insorgenza di problemi digestivi e circolatori.

Come valutare e ridurre il rischio vibrazioni in cantiere

Per valutare correttamente il fattore di rischio va prima di tutto valutato il grado di pericolosità di attrezzature e macchinari. Questo dato va poi confrontato col tempo di utilizzo di questi attrezzi da parte dell’operaio, che equivale al tempo di esposizione al rischio di vibrazioni. Una volta individuato il rischio effettivo, il datore di lavoro può applicare diverse misure per contenere il rischio.

Prima fra tutte c’è sicuramente la turnazione delle lavorazioni a rischio: affidando un attrezzo specifico a turno a più operai ridurrà drasticamente il tempo di esposizione. La manutenzione dei macchinari gioca un ruolo fondamentale nel contenimento del rischio: una macchina vecchia o tenuta male funziona con valori fuori norma ed incrementa il rischio di vibrazioni. In ultimo luogo, la formazione sull’atrezzatura in utilizzo su un cantiere può aiutare a ridurre l’entità del rischio: spesso un operaio istruito può fornire indicazioni utili sul macchinario più efficiente e pratico da utilizzare. I dispositivi di protezione individuale riducono l’entità del rischio, un valido esempio è dato dai guanti antivibrazione, che devono risultare a norma.

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